Secondo quanto riportato dal Frankfurter Allgemeine Zeitung “Washington sta reagendo in modo più deciso di Berlino, come dimostra il nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev“, aggiungendo che la Germania ha ritardato da troppo tempo la consegna delle armi all’Ucraina.
Secondo il “Westfaelische Nachrichten”, “sebbene lo scambio di carri armati sia giusto e importante per l’Ucraina nella situazione attuale, il governo guidato dall’SPD non si è liberato dalle critiche“.
Il quotidiano sottolinea che finora la Germania è stata troppo contenuta nel suo coinvolgimento a favore di Kiev.
“Un Paese che vuole essere un leader europeo in materia di sicurezza, un Paese dal quale molti vicini si aspettano proprio un tale ruolo, si è finora fatto lo zimbello della guerra in Ucraina attraverso la sua costante esitazione“, si legge nel materiale citato da la redazione polacca di Deutsche Welle.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, sospende la fornitura di armi pesanti all’Ucraina, per la quale è criticato non solo dall’opposizione tedesca, ma anche dai ranghi della coalizione.
Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha dichiarato mercoledì che “la Germania ha fornito all’Ucraina un gran numero di armi di cui non si è parlato in pubblico“.
Secondo il vice capo della Bundeswehr, il generale Markus Laubenthal, la Germania ha bisogno delle sue armi per adempiere ai suoi obblighi all’interno della NATO.
Il generale ha negato le parole dell’ambasciatore ucraino a Berlino secondo cui la Germania avrebbe potuto fornire immediatamente a Kiev alcune delle sue armi pesanti.
Ha spiegato che i Marder IFV richiesti dall’Ucraina e utilizzati dalla Bundeswehr per scopi di addestramento non possono essere semplicemente consegnati.