Le immagini del terribile crollo del Ponte Morandi sono ancora negli occhi e nella mente di tutti, ricordi indelebili di ben 44 vite strappate all’improvviso e senza alcuna giustificazione, se non l’incuria di chi doveva gestire e vigilare.
Ma la città ligure non vuole e non può fermarsi, e così, dopo la rimozione del vecchio ponte, sono immediatamente partiti i lavori per il nuovo.
E, nelle scorse ore, i diciotto giganti in cemento armato, alti 40 metri, che sorreggeranno il nuovo Ponte di Genova sono stati completati.
La posa dell’ultima pila dell’opera – costruita dalla joint venture PerGenova tra Salini Impregilo e Fincantieri – è stata completata in tempi record ed era uno degli obiettivi fondamentali per consegnare il viadotto alla città.
Dopo la rimozione delle macerie i lavori sono iniziati nell’estate dell’anno scorso. “Un risultato unico – scrive in una nota Salini Impregilo – che si comprende solo riavvolgendo il nastro del tempo: la prima fondazione è stata iniziata il 25 giugno 2019. In pochi mesi sono state eseguite le sottofondazioni, le fondazioni e le elevazioni, con una media di circa 3 pile al mese”.
Dopo il varo del primo dei tre impalcati da 100 metri e quello della quarta campata a levante due giorni dopo, il ponte visibile misura ormai 550 metri, superando la metà della lunghezza complessiva di 1067 metri.