Aperta la caccia ai profughi: Finlandia e Svezia si preparano a espellere 100mila persone.
Il Ministro degli Interni svedese Anders Igeman ha detto che il proprio Paese si appresta a espellere fra i 60mila e gli 80mila richiedenti asilo.
Anche la Finlandia si è mossa a ruota, con l’annuncio di voler rimpatriare 20mila profughi. I Paesi del nord Europa sono le mete finali più ambite dai profughi, e per questi Paesi tutto il sistema accoglienza è messo a serio rischio.
Nonostante tradizionalmente la Svezia e la Finlandia siano considerate nazioni portate ad accogliere, stavolta la pressione dell’opinione pubblica e di qualche partito in particolare, le ha portate ad avere un atteggiamento più rigido.
Addirittura martedì scorso anche la civilissima Danimarca aveva approvato un provvedimento aberrante sulla confisca dei beni agli immigrati, nonché l’allungamento dei tempi per i ricongiungimenti familiari.
Sono dei segnali di chiusura decisamente preoccupanti che non fanno che rendere ancora più complicato e teso in Europa il dibattito sulla revoca degli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone.
Si profilano tempi duri per i Paesi europei, ed anche per il leader dei leader, la signora Angela Merkel, che di recedere da Schengen non ne vuol sapere.