Le Filippine teatro di un evento veramente tragico, presso Mindanao.
È successo nelle Filippine quello che è un altro episodio di insensata violenza dovuta al terrorismo: un villaggio di cristiani in provincia di Sultan Kudarat nell’isola meridionale di Mindanao è stato aggredito da un gruppo estremista e ci sono stati almeno nove civili uccisi durante la strage; lo riferisce un portavoce militare, il capitano Joan Petinglay, che inoltre riporta che anche tra i terroristi ci sono state quattro vittime in seguito agli scontri con le forze governative.
Il capitano ha affermato che i terroristi erano oltre duecento, tutti appartenenti ai Combattenti per la Libertà del Bangsamoro Islamico (Bangsamoro Islamic Freedom Fighters); quest’ultimo gruppo è un sostenitore dello Stato Islamico e ne fa propaganda servendosi di un canale Youtube.
Le forze militari dell’isola filippina erano a conoscenza di un possibile attacco terroristico al villaggio cristiano durante le festività natalizie, e dunque avevano invitato la popolazione a restare nelle proprie case, “altrimenti ci sarebbero stati molti più morti”.
Durante l’attentato, sette contadini sono morti in uno scontro a fuoco ravvicinato mentre erano intenti a coltivare il riso, mentre altre due persone hanno perso la vita a causa della granata lanciata sulla cappella del villaggio dove si svolgono le messe. A seguito del terribile attacco, le forze dell’ordine hanno blindato la zona e la sicurezza è stata rafforzata in centri commerciali, chiese, terminal di traghetti e stazioni di autobus.