Una sana e costante attività sessuale migliora la salute e la qualità della vita anche degli anziani
È vero, dunque, quello che ci è stato sempre detto. Lo supponevamo, ne parlavamo, ma pare proprio che sia accertato. Il sesso fa bene anche negli anziani. La vulgata era che se gli uomini non fanno sesso inebetiscono (diciamola così), mentre le donne diventano acide.
Forse non sarà proprio così, tuttavia evidentemente nella saggezza popolare c’è un fondo di verità che spesso va considerato. Il problema è che qui da noi in Italia (complice una certa mentalità vetero religiosa e per molti versi bigotta) si è sempre considerato il sesso come qualcosa di sconveniente, di inutile, di utile solo per far figli e quant’altro.
Nulla di più sbagliato. Le incrostazioni ideologiche portate dalla religione nel corso dei secoli, hanno creato un bozzolo di contrarietà a tutto quello che viene chiamato col nome generico sesso. E, nonostante i tempi moderni, è ancora non facile scrollarsi di dosso questi pregiudizi, che sono stati associati all’idea del peccato in maniera mirabile per circa duemila anni.
In altre parti d’Europa (sfortunatamente non in tutte) dove albergano una mentalità e una tradizione di carattere più schiettamente laico, il rapporto delle persone col sesso è un rapporto più corretto, più naturale, più normale, come si conviene che sia in una società moderna.
In fondo non ci voleva e non ci vuole molto a pensare che una sana attività sessuale faccia bene sia fisicamente sia psicologicamente alle persone.
Il problema è che non si poteva dire questo, perché moralmente il sesso era ritenuto, e in parte lo è ancora, qualcosa di peccaminoso.
Naturalmente i tempi cambiano, e così cambia anche la morale; tuttavia l’idea che il sesso possa essere ancora strettamente legato e finalizzato alla filiazione, esiste ancora, si diffonde ancora nelle sacche più retrive dell’ideologia dogmatica e cerca di diffondersi in maniera più o meno viscida fra la gente.
E invece no. Il sesso non è per niente sconveniente, è una buona cosa e migliora la vita e la salute, anche di coloro che hanno oltrepassato i 65 anni.
Il sesso modifica in senso positivo l’umore facendoci stare meglio, fa consumare calorie e spesso è utile perché mantiene un legame vivo e importante col nostro partner. Un errore che però facciamo spesso è quello di pensare che l’attività sessuale sia prerogativa quasi esclusiva dei giovani.
Le ricerche invece tendono a dimostrare che i vantaggi dei rapporti sessuali valgono anche per gli over 65. Forse la vera novità è proprio questa.
L’attività sessuale, anche per questa fascia di età, tende a migliorare la qualità della vita. Nello studio recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Sexual Medicine, viene spiegato che ogni contatto fisico, dal bacio al rapporto completo, agisce positivamente sulla salute e pone le persone in una condizione di maggiore positività in generale nei confronti della vita.
Lo studio ha interessato circa 7000 persone con età media di 65 anni. Le risultanze sono state analizzate dall’Università Anglia Ruskin e dalla University College London. E’ tuttavia emersa una certa differenza fra il campione maschile e quello femminile presi in considerazione.
Per i primi sembra essere comunque più importante l’appagamento dovuto all’atto sessuale in sé; per le seconde l’intimità prodotta da baci, carezze e simile, è altrettanto importante, ovviamente pure se finalizzati al successivo atto sessuale.
Ecco che quindi va operata una rivisitazione completa del ruolo delle età anche da questo punto di vista. E’ vero che quando si diventa anziani il decadimento fisico e anche psichico esistono, ma anche questi sono in fin dei conti funzionali allo stile di vita che viene adottato.
Se l’anziano continua a praticare sport o, comunque, si dedica a qualsiasi attività fisica, mangia correttamente, fa sesso, nei limiti ovviamente consentiti dalle proprie possibilità, senza dubbio può rallentare anche in maniera importante il processo di invecchiamento.