Un ex astronauta della NASA ha ammesso di essere quasi annegato durante una passeggiata spaziale.
L’astronauta, il cui casco ha iniziato a riempirsi d’acqua a causa di un malfunzionamento della sua tuta spaziale, è fortunatamente scampato all’annegamento.
Secondo i documenti della NASA, le tute spaziali hanno una borsa per bere a cui gli astronauti possono accedere mordendo un tubo.
Garrett Reisman, questo il nome dell’ex astronauta della NASA, ha avuto un piccolo attacco di panico durante una passeggiata nello spazio, credendo che sarebbe annegato quando il suo casco della tuta spaziale ha iniziato a riempirsi d’acqua a causa di un malfunzionamento.
“Assicurati che la valvola del morso sia saldamente attaccata alla cannuccia della sacca d’acqua”, ha spiegato Reismann, pensando di poter essere il primo astronauta annegato nello spazio.
Reisman, che ha lasciato la NASA nel 2011 per una posizione presso SpaceX, dove lavora ancora come consulente e attualmente insegna ingegneria aerospaziale alla University of Southern California.
Non è chiaro esattamente a quale “passeggiata spaziale” facesse rifermento Reisman al momento dell’evento, ma secondo la NASA, Reisman ha effettuato tre passeggiate spaziali separate tra il 2008 e il 2010, per un totale di oltre 21 ore.
C’è da dire che anche la borsa per bere dell’astronauta italiano Luca Parmitano ha iniziato a infiltrarsi nella sua tuta spaziale, in modo molto più violento rispetto al caso di Reismann questa volta.
Parmitano descrive questo evento orribile che gli è successo:
“Ho iniziato a tornare alla camera di equilibrio e l’acqua continuava a gocciolare. Mi ha completamente coperto gli occhi e il naso. Era davvero difficile da vedere. Non riuscivo a sentire niente. Era davvero difficile comunicare. Sono tornato indietro usando la mia memoria, praticamente fino alla camera di equilibrio finché non l’ho trovata”.
Dopo questo incidente, la NASA è stata allarmata ed in seguito ha pubblicato un rapporto dettagliato su questo argomento.