I trafficanti di migranti pare abbiano incassato solo nel 2015 ben sei miliardi di euro.
Questi dati inquietanti sono stati diffusi da Europol. Si calcola che in media ogni migrante abbia pagato dai tre ai seimila dollari per la traversata nel Mediterraneo.
Praticamente, per moltissimi, i risparmi di tutta una vita: i risparmi della disperazione più pura.
Perché, sia ben chiaro, non esiste la categoria inventata dei migranti economici, speciosamente uscita da chissà quale mente brillante per distinguere taluni da altri richiedenti asilo.
Esistono solo vari livelli di disperazione per chi fugge dalle guerre.
E il traffico, la tratta degli esseri umani, ovviamente diventa per tutti la via di uscita. I migranti economici non vengono in Europa per giocare in borsa o per investire in immobili o azioni; semplicemente scappano anche loro dalle guerre.
Gli sciacalli del traffico di uomini ne approfittano. Vere e proprie bande organizzate, a cominciare da falsificatori di passaporti, per finire ai tassisti che accompagnano i profughi ai confini e a quelli che accompagnano, e spesso scaricano in mare, i disperati sulle barche e sui gommini.
L’Europol ha identificato finora ben 10.700 sospetti criminali. Ma altra cosa è prenderli, ovviamente.