De Magistris, l’attacco volgare al Pd

Antonio Capobianco

De Magistris, l'attacco volgare al Pd Un De Magistris quasi farneticante attacca duramente Renzi e il Pd sulla campagna elettorale per le elezioni comunali a Napoli.

Che De Magistris si piacesse molto, si sapeva. Molto vanesio, autoreferenziale, superbo, permaloso e così via.

Insomma, pieno di difetti personali e molto parco di pregi politici, visto che Napoli non è cambiata quasi per nulla finora, nonostante i suoi proclami pressoché quotidiani.

Ma che fosse diventato pure farneticante o giù di lì, non lo sapevamo. Almeno fino a quando, come un tribuno del popolo dell’antica Roma, non si è messo a strillare frasi che neppure più al bar dello sport si sentono.

E questo personaggio faceva pure il magistrato. E fa il sindaco di una grande città.

“Renzi vai a casa, ti devi cagare sotto, devi avere paura. Napoli capitale, Sud ribelle, potere al popolo, è il popolo che scrive la storia”.

Un mix di allucinazioni mentali e populismo di terza categoria non distante da quegli attizza-popolo che si trovano tuttora allo stadio. E lì forse sta bene, più che a capo di un Municipio.

Valeria Valente, candidata del Pd, ha detto di lui: “Sta utilizzando toni vergognosi, carichi di violenza”. Lettieri incalza: “Attacca come un invasato, il sindaco uscente appare visibilmente alterato, credi sia il caso di sottoporlo all’antidoping”.

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