David Gilmour dei Pink Flouyd ha compiuto 70 anni ed è sempre stato tutto fuorché una star.
Questo è in sintesi il chitarrista della band forse più famosa del mondo. David aveva un’adorazione per il cantante folk americano Pete Seeger e un’altra per lo stesso Jimi Hendrix.
Jeans e giubbetto, come lo descrivevano gli amici, Gilmour era tutto là. E, in effetti, quello che più ti colpisce quando lo vedi in concerto, è l’assoluta, inconfondibile semplicità della persona, del sua vestiario, dei suoi atteggiamenti.
Uno di noi proiettato su quei palchi immensi, sotto sceneggiature spettacolari, fiumi di luce e suoni di indescrivibile intensità.
L’estetica totale dello spettacolo dei Pink Floyd, e la inestricabile naturalezza e semplicità del jeans, della maglietta, di quella chitarra toccata in maniera sopraffina.
Il 10 e 11 luglio Gilmour arriverà all’Arena di Verona per uno dei suoi tanti concerti da solista, dove ripropone mirabilmente i pezzi dei Pink e anche quelli firmati e suonati solo da lui.
Una cosa è certa: un concerto di David Gilmour, per chi ne ha la possibilità, non è un evento da mancare. Mai per nessuna ragione. Ovvero: quasi mai, perché i prezzi a volte sono talmente proibitivi da far pensare che la musica non sempre sia di tutti.