Cosa serve per ISEE 2025 giacenza media

Antonio Capobianco

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è uno strumento fondamentale per accedere a diverse prestazioni sociali agevolate, come bonus, sussidi e agevolazioni fiscali. Per ottenere l’ISEE 2025, uno degli elementi chiave è la giacenza media dei conti correnti, un valore che rappresenta la media del saldo disponibile su un conto bancario o postale nell’anno di riferimento.

Cosa serve per ISEE 2025 giacenza media
foto@pixabay

Vediamo nel dettaglio:

  • Cos’è la giacenza media e perché è necessaria per l’ISEE
  • Quali documenti servono per il calcolo dell’ISEE 2025
  • Come ottenere la giacenza media dai vari istituti bancari e postali
  • Cosa fare in caso di chiusura del conto corrente
  • Errori da evitare nella compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica)

Se hai bisogno di presentare la richiesta per l’ISEE 2025, questa guida ti aiuterà a raccogliere tutti i documenti necessari senza intoppi.


Cos’è la giacenza media e perché è necessaria per l’ISEE 2025?

La giacenza media annua rappresenta il valore medio del denaro depositato su un conto corrente, calcolato su base annuale. Questo valore serve per determinare il patrimonio mobiliare, uno dei fattori chiave nel calcolo dell’ISEE.

L’ISEE, infatti, considera sia il reddito complessivo del nucleo familiare sia il patrimonio mobiliare e immobiliare, al fine di valutare la reale situazione economica del richiedente.

Come si calcola la giacenza media?

La giacenza media si ottiene sommando i saldi giornalieri del conto corrente per l’intero anno e dividendo il totale per 365 (o 366 in caso di anno bisestile).

Formula della giacenza media:Giacenza media=∑saldi giornalieri dell’anno365\text{Giacenza media} = \frac{\sum \text{saldi giornalieri dell’anno}}{365}Giacenza media=365∑saldi giornalieri dell’anno​

Tale valore viene fornito direttamente dalla banca o da Poste Italiane, senza necessità di calcolarlo manualmente.


Quali documenti servono per l’ISEE 2025?

Per compilare correttamente la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) necessaria per ottenere l’ISEE 2025, è fondamentale avere a disposizione diversi documenti, suddivisi in tre categorie principali:

1. Documenti anagrafici

  • Codice fiscale e documento d’identità del dichiarante e di tutti i componenti del nucleo familiare
  • Stato di famiglia aggiornato
  • Eventuale certificato di disabilità per richiedere l’ISEE sociosanitario o l’ISEE minorenni

2. Documenti relativi al reddito (anno 2023 per ISEE 2025)

  • Modello 730 o Modello Redditi PF (ex Unico) per i lavoratori dipendenti e autonomi
  • Certificazione Unica (CU) 2024 per i redditi percepiti nel 2023
  • Eventuali altri redditi (es. borse di studio, pensioni estere, redditi da locazione)
  • Dichiarazioni di eventuali assegni di mantenimento per coniuge o figli

3. Documenti relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare

Patrimonio mobiliare (al 31 dicembre 2023)

  • Saldo e giacenza media di tutti i conti correnti bancari e postali intestati ai membri del nucleo familiare
  • Estratti conto di carte prepagate con IBAN
  • Investimenti finanziari: azioni, obbligazioni, fondi comuni, polizze vita con valore di riscatto
  • Quote di società possedute

Patrimonio immobiliare

  • Visura catastale aggiornata degli immobili posseduti
  • Valore IMU degli immobili, calcolato sulla base della rendita catastale
  • Mutui residui al 31 dicembre 2023 (se presenti)

Come ottenere la giacenza media dai vari istituti bancari?

La giacenza media deve essere richiesta direttamente alla propria banca o a Poste Italiane. Ogni istituto mette a disposizione il documento in vari modi:

  • Home banking: molte banche permettono di scaricare il documento direttamente dall’area clienti online
  • Sportelli fisici: è possibile richiedere la certificazione direttamente in filiale
  • Servizio clienti: alcune banche inviano il documento su richiesta tramite email o posta ordinaria
  • App mobile: alcune applicazioni bancarie offrono la funzione di visualizzazione della giacenza media

Poste Italiane: come ottenere la giacenza media

Se possiedi un conto BancoPosta o una Postepay Evolution, puoi scaricare il documento accedendo al sito ufficiale www.poste.it, nella sezione “estratto conto”. In alternativa, puoi recarti in un ufficio postale e richiederlo allo sportello.

Importante: anche le carte prepagate con IBAN (es. Postepay Evolution, Hype, N26, Revolut, ecc.) devono essere dichiarate nell’ISEE e necessitano della certificazione di saldo e giacenza media.


Cosa fare in caso di chiusura del conto corrente?

Se un conto corrente è stato chiuso nel corso del 2023, è comunque necessario dichiararlo nell’ISEE. In questo caso, la banca o Poste Italiane rilascerà un documento con:

  • Il saldo al momento della chiusura
  • La giacenza media calcolata fino alla data di chiusura

È importante richiedere questa documentazione prima della scadenza della DSU, per evitare ritardi nella presentazione dell’ISEE.


Errori da evitare nella compilazione della DSU

Compilare correttamente la DSU è fondamentale per evitare problemi con l’ISEE. Ecco alcuni errori comuni da evitare:

  1. Non dichiarare tutti i conti correnti e carte con IBAN: anche i conti dormienti o con saldo zero devono essere inclusi
  2. Fornire dati errati sulla giacenza media: se i dati forniti non corrispondono a quelli dell’Agenzia delle Entrate, l’ISEE potrebbe essere annullato
  3. Dimenticare di dichiarare patrimoni mobiliari o immobiliari: l’omissione di dati potrebbe portare a sanzioni o alla revoca dei benefici ottenuti
  4. Compilare l’ISEE senza richiedere prima la giacenza media: è fondamentale ottenere il documento ufficiale prima di presentare la dichiarazione

Conclusioni

Per ottenere l’ISEE 2025, è essenziale preparare con anticipo tutta la documentazione necessaria, con particolare attenzione alla giacenza media dei conti correnti e delle carte prepagate con IBAN. La certificazione può essere richiesta presso banche, Poste Italiane o scaricata tramite home banking.

Ricorda che la scadenza per la presentazione dell’ISEE è il 31 gennaio 2025, ma è consigliabile procedere per tempo per evitare problemi con eventuali bonus o agevolazioni che richiedono l’indicatore aggiornato.

Se hai dubbi, puoi sempre rivolgerti a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o a un commercialista per ottenere supporto nella compilazione della DSU.

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