Corte UE, mail aziendale: sì a controlli e licenziamenti

Antonio Capobianco

Corte UE, mail aziendale sì a controlli e licenziamenti Controllare le mail dei dipendenti e licenziarli se le usano per fini personali, è legittimo: così ha deciso la Corte di Strasburgo.

La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che le mail aziendali possono essere controllate dai datori di lavoro.

Non solo, ma nel caso in cui un dipendente usi la posta elettronica per fini personali, il datore di lavoro è legittimato a licenziarlo.

Tutto questo è stato sancito dalla Corte di Strasburgo con una sentenza che riguarda il caso di un cittadino rumeno.

Il malcapitato licenziato perché utilizzava la posta elettronica intestata all’azienda per mandare mail a parenti e fidanzata, aveva pensato bene di impugnare il licenziamento presso la Corte europea per “violazione della privacy”.

Ma la Corte di Strasburgo ha deciso che il licenziamento era per “giusta causa” sancendo così che è nel diritto di una società privata controllare le mail inviate sugli account aziendali.

Perciò quando un datore di lavoro va a controllare le mail dei suoi dipendenti non viola non viola in alcun modo il loro diritto alla privacy. E se scopre che usano l’account della sua azienda per scopi privati, il licenziamento diventa legittimo e giustificato.

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