Da molti giorni, ormai, si è capito che il Coronavirus non solo è estremamente pericoloso, ma il culmine dei contagi è ancora lontano dal verificarsi.
Tutti i paesi stanno facendo di tutto per arginare la diffusione e non avere contagiati nei propri confini, ma purtroppo nelle scorse ore è arrivata una pessima notizia: il Coronavirus è riuscito a penetrare anche in Africa.
Si tratta di un cittadino cinese in viaggio in Egitto “isolato e ricoverato all’ospedale Najila nella Provincia di Matroha, sta bene e in condizione generale stabile e asintomatica”. Lo sottolinea in una nota Foad Aodi, fondatore dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi).
“Inoltre – aggiunge – sono stati disinfettati tutti i luoghi e percorsi che ha attraversato e messi in quarantena per 15 giorni tutti i membri del gruppo cinese che erano in contatto con il cittadino cinese risultato positivo al coronavirus”.
Ora, con il primo caso accertato in Egitto, l’Onu, che temeva la diffusione dell’epidemia, sostiene che “la maggior parte degli ospedali non sarebbe in grado di far fronte a un numero elevato di pazienti bisognosi di cure intensive”.
Come ha spiegato il professor Walter Ricciardi, si tratta di una brutta notizia “non tanto perché è il primo caso, ma perché significa che il virus si è spostato in un continente debole dal punto di vista della sanità pubblica, della capacità diagnostica e della capacità di risposta”. L’unica speranza è che i servizi sanitari riescano a reagire in fretta: “L’Egitto non è certamente un Paese fragile”, ha osservato Ricciardi.