Diciamocelo chiaramente: tutti noi ci aspettavamo qualche concessione in più, quantomeno sul fronte della libertà personale.
Dopo oltre 50 giorni di isolamento sociale i media negli ultimi giorni avevano parlato di allentamento delle misure in maniera tale da permettere la visita di amici e parenti, ma purtroppo ieri è arrivata una pillola amara da mandar giù.
In conferenza stanza per presentare il nuovo decreto, Giuseppe Conte ha annunciato che dal prossimo 4 maggio i motivi per potersi spostare rimangono sempre i soliti: motivi di lavoro, di salute e di assoluta necessità.
Una sola concessione in più: la visita ai congiunti.
In questa “fase 2” nell’emergenza coronavirus, via libera alla “possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti. Molte famiglie sono state separate, vogliamo consentire delle visite ma mirate nel rispetto delle distanze con l’adozione delle mascherine e divieto di assembramento”, ha spiegato il presidente.
All’interno delle Regioni sono consentiti gli spostamenti così come lo sono adesso, quindi è fatto divieto a tutte le persone di spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Regione diversa rispetto a quelle in cui attualmente si trovano. Consentito lo spostamento e poi il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Dal 4 maggio l’autocertificazione servirà ancora per giustificare i propri spostamenti. Chiaramente, potranno essere inserite le nuove motivazioni, e cioè la visita ai congiunti e l’attività motoria all’aria aperta.