Purtroppo la stragrande maggioranza delle famiglie italiane ha subito gravi perdite a seguito dello scoppio della pandemia di Covid 19 e del conseguente lockdown: chi era proprietario ha dovuto tenere chiusa la propria attività, chi era dipendente ha perso il lavoro o comunque ha dovuto tirare avanti grazie alla cassa integrazione, senza alcuna rassicurazione per il futuro.
Non stupisce affatto, quindi, che sia aumentata la propensione al risparmio, come ha sottolineato l’Istat, per prepararsi al peggio che per molti deve ancora venire, e parallelamente i consumi siano crollati.
L’allarme in queste ore viene anche da Confesercenti: nonostante le riaperture delle imprese a partire da maggio, il bilancio dei primi sei mesi dell’anno rimane ancora fortemente negativo, con un calo medio della spesa stimabile in -1.879 euro a famiglia.
Il calo della spesa è dovuto soprattutto allo stop delle attività durante la fase acuta della pandemia, ma anche alla prudenza mostrata dalle famiglie nel periodo di ripartenza. Se prima della crisi il risparmio medio era di 8 euro ogni 100, adesso siamo arrivati ad 11, con un conseguente aumento dei risparmi: nel 2020 gli italiani hanno accumulato 32 miliardi di depositi bancari in più (+20%) rispetto al 2019, spinti dalla situazione di incertezza.
“Una rapida ripartenza della spesa delle famiglie è cruciale, soprattutto se si considera che il Pil italiano dipende per buona parte dai consumi interni”, commenta la presidente dell’associazione Patrizia De Luise.