Se è vero che l’obesità è la piaga del nuovo millennio e troppi bambini e giovani non prestano abbastanza attenzione alla loro alimentazioni, ritrovandosi quindi adolescenti ed adulti in forte sovrappeso, è anche vero che anche qualche kg in più non va demonizzato e non va trasformato in un motivo di violenza, fisica e psicologica.
Violenza che troppo spesso parte dai coetanei e dai compagni di scuola, ma che può arrivare persino dalla stessa madre, come ci racconta una bruttissima storia che viene da Como.
Tutto è partito dalla denuncia di una donna, zia della sfortunata protagonista, una 16 enne che ogni giorno subiva continue vessazioni e maltrattamenti dalla madre.
Ogni volta che il suo peso si avvicinava ai 50 kg, la madre la obbligava a diminuire drasticamente il cibo, fino a digiunare, accompagnando il tutto con epiteti pesantissimi.
La donna ripeteva alla ragazza “sei grassa dimagrisci” obbligandola a un regime alimentare da fame, anche se la ragazza pesava meno di 50 kg per un’altezza di 172 cm.
La Squadra Mobile di Como ha quindi avviato un’indagine e alla fine la Procura ha disposto per la madre, 46 anni, l’allontanamento dalla casa familiare con il divieto assoluto di avvicinare la figlia in qualsiasi luogo e di contattarla con qualsiasi mezzo.