Comincia la conta dei tanti, troppi feriti di Capodanno

Angela Sorrentino

I numeri sono ancora tutti da definire e sono destinati a salire nelle prossime ore, ma già il bilancio attuale è quello di un bollettino di guerra.

Naturalmente parliamo dei feriti e delle vittime che ogni anno ci sono in concomitanza della notte di Capodanno, causati dallo scoppio di fuochi d’artificio, petardi, quando non veri e propri ordigni rudimentali e proiettili.

Solo in Campania sono 22 i feriti a Napoli e 26 in provincia ma fortunatamente nessuno tra loro è in gravi condizioni. I primi interventi sono stati resi necessari sin dalle prime ore del nuovo anno con i presidi ospedalieri raggiunti da decine di persone in cerca di cure.

Molti casi si sono riscontrati a Pozzuoli e dintorni, con un 65enne ed un 67enne che sono rimasti feriti in casi diversi. A Fuorigrotta, dove sorge lo stadio ‘San Paolo’, due individui sono stati invece raggiunti da un razzo che li ha colpiti alle spalle.

Ma incidenti, stavolta mortali, sono capitati anche in altre regioni: ad Ascoli Piceno un ragazzo di 26 anni è morto a seguito di una caduta a Colle San Marco.

Comincia la conta dei tanti troppi feriti di Capodanno

Secondo una prima ricostruzione, allo scoccare della mezzanotte, dopo il lancio di alcuni fuochi d’artificio che avevano innescato un principio di incendio nella sterpaglia, il giovane ha cercato di intervenire per evitare il propagarsi delle fiamme ma è caduto, precipitando per almeno cinquanta metri in una zona impervia.

Un ragazzo di 19 anni è rimasto invece gravemente ferito a un occhio dall’esplosione di un fuoco d’artificio a Cerreto Laghi, sull’Appennino Reggiano. A Milano, un 23enne e un 14enne, in due episodi distinti, hanno subito l’amputazione di una mano a causa delle gravi ferite riportate nell’esplosione di petardi. 

Ad Aversa al pronto soccorso del locale nosocomio è arrivata una giovane donna con una ferita da arma da fuoco, subito ricoverata in codice rosso, non in pericolo di vita; si tratta di una 19enne, residente ad Aversa, colpita da un proiettile vagante all’addome, mentre era affacciata dal balcone della sua abitazione.

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