Il desiderio di intraprendere immediatamente il percorso per la realizzazione di un’idea, può far sottovalutare le difficoltà per lo sviluppo e il reale riscontro che potrebbe avere l’app da parte degli utenti. Occorre analizzare l’idea per capire quali siano le potenzialità di ritorno finanziario, prima di investire nella sua concretizzazione. Innanzitutto bisogna identificare un target definito di chi potrebbe utilizzare l’app in quanto risponde a un concreto bisogno. Ad esempio un’applicazione mobile destinata a una fascia di età che utilizza in modo sporadico lo smartphone, ha scarse probabilità di essere redditizia.
Un caso di successo descritto da Il Sole 24 Ore è l’app Too Good to Go contro lo spreco alimentare. Con l’aumento del caro prezzi, Too Good To Go ha registrato «un importante incremento dell’utilizzo dell’app da parte degli utenti», arrivati a quasi 6 milioni con un incremento dei download del 51%. Questi «trovano nella piattaforma la garanzia di consumare cibo di qualità ad un costo vantaggioso, un terzo del prezzo al dettaglio, riducendo allo stesso tempo gli sprechi alimentari lungo la filiera».
Individuare le funzionalità
L’idea deve essere formalizzata, per iscritto, per poter iniziare a individuare in modo preciso le funzionalità che offre all’utente. Chi è alle prime armi di solito commette l’errore di voler avere un’app con troppe funzionalità. Più funzioni ha, più tempo è necessario per lo sviluppo. Un’applicazione complessa potrebbe essere completata dopo un anno, mentre una versione semplice richiede meno tempo e si può aggiornare con nuove funzionalità. È un ragionamento che vale sia per chi ha intenzione di affidarsi a uno sviluppatore sia per chi vuole cimentarsi autonomamente nella creazione della sua applicazione mobile.
Lo sviluppo comporta un’analisi di fattibilità delle funzioni che possono sembrare, a livello di idea, attuabili ma in realtà non lo sono o almeno richiedono investimenti nella ricerca. Chi è interessato a seguire il suo progetto dalla fase di inizio alla fase di completamento, può formarsi con un corso online in programmazione. Non è richiesta la laurea e si acquisiscono le competenze base e avanzate per essere operativi e scrivere codice. Aulab, centro di formazione per Web Developers, propone un corso di coding di tre mesi con un metodo di insegnamento strutturato e intensivo. In questo modo è possibile valutare con competenza, quali siano i passi da fare per portare l’applicazione mobile al successo in un mercato concorrenziale. È importante proteggere l’idea e il marchio dal plagio, depositare una domanda di brevetto per l’applicazione e tutelare il codice sorgente con copyright.
Definire un business model
La scelta di un business model è indispensabile per stabilire in che modo fare dell’applicazione una fonte di guadagno. La maggior parte delle app è scaricabile gratuitamente per la presenza di pubblicità. Vengono venduti gli spazi pubblicitari, in seguito utilizzati con video e immagini e per generare buone entrate finanziarie bisogna che l’app abbia molti download. L’affiliazione è sempre legata alla pubblicità per cui compaiono dei banner di promozione nell’app e reindirizzano al sito web dell’azienda che paga per l’inserzione. Il guadagno è a commissione, calcolata ad azione sul banner. La sponsorizzazione invece è monopolizzata da un solo inserzionista che usufruisce di tutti i banner pubblicitari senza avere concorrenza da parte di altre aziende.Un’altra tipologia di business model si basa sul gradimento dell’app da parte degli utenti e li invoglia a pagare l’accesso ad altre funzionalità. L’abbonamento è un metodo per collegare la funzionalità a una durata di tempo per l’utilizzo. Il download a pagamento comporta l’addebito all’utente per scaricare l’applicazione. In questo caso, visto che l’utente non conosce l’app, è richiesta una forte promozione delle sue caratteristiche per acquisire la sua l’attenzione e farlo decidere ad acquistare. Le app a pagamento sono meno scaricate rispetto alle app gratuite. Sono business model da considerare, per capire come monetizzare la diffusione dell’app tra gli utenti di smartphone.