Come lo stress cronico influisce sulla memoria e aumenta il rischio di demenza

Antonio Capobianco

Lo stress è una parte inevitabile della vita quotidiana, ma quando diventa eccessivo può avere conseguenze significative sulla salute, inclusa una maggiore probabilità di sviluppare demenza e malattie correlate. Ecco cosa succede al corpo e al cervello quando lo stress supera i livelli tollerabili e come proteggersi dagli effetti negativi.

Come lo stress cronico influisce sulla memoria e aumenta il rischio di demenza

Lo stress: quando diventa un nemico

Esistono due tipi di stress:

  • L’eustress è uno stress “positivo” che migliora le prestazioni a breve termine e rilascia ormoni benefici come la dopamina.
  • Lo stress negativo o distress, invece, si manifesta quando il corpo rimane in uno stato di allerta prolungato senza possibilità di rilassarsi.

Questo stato cronico influisce su numerosi aspetti della salute. Durante periodi di stress intenso, il corpo rilascia ormoni come l’adrenalina e il cortisolo. Sebbene utili in situazioni di emergenza, se prodotti in eccesso danneggiano il sistema nervoso, il sistema immunitario e aumentano il rischio di patologie gravi.

Gli effetti dello stress sul cervello e sulla memoria

Il cervello è uno degli organi più colpiti dallo stress cronico. L’eccesso di cortisolo altera il funzionamento dell’ippocampo, la regione responsabile della memoria e dell’apprendimento, causando:

  • Riduzione delle capacità di memoria.
  • Maggiore difficoltà di concentrazione.
  • Incremento del rischio di sviluppare demenza o Alzheimer.

Secondo il dottor Andreas Hagemann, specialista in psichiatria e psicoterapia, lo stress cronico può portare a una riduzione della produzione cellulare nell’ippocampo e addirittura al restringimento delle cellule nervose. Questo fenomeno rende il cervello meno efficiente e più vulnerabile a malattie neurodegenerative.

Multitasking e mancanza di sonno: aggravanti dello stress

In situazioni di forte stress, molti adottano strategie come il multitasking, che spesso peggiora la situazione. “Il cervello non può concentrarsi efficacemente su più attività complesse contemporaneamente”, spiega Hagemann. Questo porta a una riduzione della produttività e a una maggiore stanchezza mentale.

Anche la mancanza di sonno amplifica gli effetti dello stress. Il sonno profondo è essenziale per la rigenerazione delle cellule nervose e per mantenere attive le funzioni cognitive. La privazione del sonno non solo compromette la memoria, ma può portare a episodi di disorientamento, allucinazioni e, nei casi estremi, ad attacchi epilettici.

Come proteggere il cervello dallo stress cronico

La buona notizia è che ci sono strategie efficaci per mitigare gli effetti dello stress e salvaguardare la salute mentale:

  1. Pianificare pause regolari
    Anche brevi momenti di relax, come una passeggiata durante la pausa pranzo, aiutano a ridurre i livelli di cortisolo e migliorano le prestazioni cognitive.
  2. Praticare tecniche di rilassamento
    Attività come lo yoga, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo sono ottimi modi per calmare la mente e il corpo.
  3. Utilizzare esercizi di respirazione
    Il metodo “4-7-8” è particolarmente utile in situazioni di stress acuto. Consiste nell’inspirare profondamente per 4 secondi, trattenere il respiro per 7 secondi e espirare lentamente per 8 secondi. Ripetendo questa tecnica, si favorisce una risposta calmante del sistema nervoso.
  4. Limitare il multitasking
    Concentrare l’attenzione su un compito alla volta permette al cervello di lavorare in modo più efficiente e riduce l’affaticamento mentale.
  5. Dormire a sufficienza
    Un sonno regolare e di qualità è essenziale per la rigenerazione cerebrale. Puntare a 7-8 ore di sonno per notte può fare una grande differenza.
  6. Riconoscere i propri limiti
    Imparare a dire “no” e a ridurre le aspettative irrealistiche è fondamentale per evitare il sovraccarico. I perfezionisti, in particolare, dovrebbero allenarsi a lasciare andare il controllo e accettare l’imperfezione.

Conclusione

Lo stress cronico è un fattore di rischio sottovalutato per demenza e altre malattie neurologiche, ma con le giuste strategie è possibile limitarne gli effetti negativi. Prendersi cura della propria salute mentale, dando spazio a pause, sonno e momenti di relax, non solo migliora la qualità della vita, ma aiuta anche a preservare la memoria e le capacità cognitive nel lungo termine.

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