Come diventare assistente sociale: formazione, requisiti e opportunità di carriera

Antonio Capobianco

Diventare assistente sociale in Italia richiede una formazione specifica, l’iscrizione all’albo professionale e un continuo aggiornamento. Gli assistenti sociali svolgono un ruolo cruciale nella società, intervenendo in contesti di disagio e vulnerabilità, lavorando con individui, famiglie e comunità per migliorare la qualità della vita e promuovere l’inclusione sociale.

Come diventare assistente sociale formazione requisiti e opportunità di carriera
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1. Formazione per diventare assistente sociale

Il primo passo per diventare assistente sociale è acquisire una formazione universitaria adeguata. In Italia, la professione di assistente sociale è regolata dalla legge e richiede il conseguimento di titoli di studio specifici.

  • Laurea triennale in Servizio Sociale
    Per accedere alla professione è necessario ottenere una laurea di primo livello (Laurea Triennale) in Servizio Sociale (Classe L-39 – Scienze del Servizio Sociale). Durante questo percorso di studi, gli studenti apprendono le basi teoriche e pratiche del servizio sociale, con corsi in materie come:
    • Sociologia
    • Psicologia sociale
    • Diritto (soprattutto diritto di famiglia, diritto minorile, diritto del lavoro e legislazione sociale)
    • Politiche sociali
    • Tecniche di intervento nel servizio sociale
    Uno degli elementi fondamentali del corso di laurea è il tirocinio pratico, che consente agli studenti di entrare in contatto diretto con le realtà del servizio sociale, sviluppando competenze operative sotto la supervisione di assistenti sociali esperti.
  • Laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali
    Dopo aver conseguito la laurea triennale, è possibile proseguire con una laurea magistrale (Classe LM-87 – Servizio Sociale e Politiche Sociali), che approfondisce ulteriormente le competenze già acquisite e prepara i laureati per ruoli di maggiore responsabilità. Questa laurea è consigliata per chi vuole assumere funzioni direttive o coordinare team di lavoro nel settore del servizio sociale.

2. Esame di Stato e iscrizione all’Albo

Una volta completata la laurea, il passaggio successivo per diventare un assistente sociale abilitato all’esercizio della professione è sostenere l’Esame di Stato. Questo esame si compone di prove scritte e orali, e serve a verificare la preparazione teorica e pratica del candidato. Superato l’esame, è possibile iscriversi all’Albo degli Assistenti Sociali, che è suddiviso in due sezioni:

  • Sezione B: per chi ha una laurea triennale. Gli iscritti a questa sezione possono svolgere attività di base nel servizio sociale, lavorando come assistenti sociali in diversi contesti.
  • Sezione A: per chi ha una laurea magistrale. Gli iscritti a questa sezione possono ricoprire ruoli direttivi e di coordinamento, oltre a svolgere attività di consulenza.

L’iscrizione all’Albo è obbligatoria per esercitare la professione e garantisce il rispetto delle norme deontologiche stabilite dall’Ordine degli Assistenti Sociali.

3. Competenze chiave di un assistente sociale

Gli assistenti sociali devono possedere una combinazione di competenze tecniche, relazionali e gestionali. Tra le principali, si evidenziano:

  • Competenze relazionali: capacità di comunicare in modo efficace con individui e famiglie in difficoltà, spesso in situazioni di stress o crisi. È fondamentale saper ascoltare e instaurare un rapporto di fiducia.
  • Capacità di analisi e problem-solving: gli assistenti sociali devono essere in grado di analizzare le situazioni complesse, identificando i bisogni delle persone e proponendo interventi adeguati.
  • Conoscenze giuridiche e normative: poiché molte delle loro decisioni riguardano la protezione dei diritti delle persone, gli assistenti sociali devono avere una solida conoscenza delle leggi che regolano il welfare, i diritti dei minori, la famiglia, l’immigrazione e il lavoro.
  • Capacità di gestione del tempo e dello stress: spesso lavorano con carichi di lavoro elevati e devono essere in grado di gestire situazioni di pressione con prontezza e professionalità.

4. Opportunità di carriera per un assistente sociale

La professione di assistente sociale offre diverse opportunità di impiego in una varietà di contesti. Tra le principali opportunità di carriera ci sono:

  • Servizi sociali territoriali
    Molti assistenti sociali lavorano per i comuni o altri enti pubblici, fornendo supporto a famiglie, minori, anziani e persone con disabilità. In questo contesto, l’assistente sociale può lavorare su interventi di prevenzione, assistenza e reintegrazione sociale.
  • Sanità
    Gli assistenti sociali possono essere impiegati in ospedali o ASL (Aziende Sanitarie Locali), dove forniscono supporto ai pazienti e alle loro famiglie in situazioni di malattia, disabilità o lunghe degenze. Intervengono, inoltre, nel coordinamento delle dimissioni protette e nel collegamento con i servizi territoriali per il supporto post-ricovero.
  • Settore scolastico
    Alcuni assistenti sociali lavorano nel settore educativo, collaborando con scuole e istituti per aiutare studenti e famiglie in situazioni di disagio, promuovendo il diritto allo studio e contrastando l’abbandono scolastico.
  • Terzo Settore
    Gli assistenti sociali possono trovare occupazione presso organizzazioni no-profit o associazioni che si occupano di inclusione sociale, assistenza ai migranti, protezione dei minori o supporto alle persone in situazioni di vulnerabilità.
  • Sistema giudiziario
    Un altro ambito rilevante è quello del Tribunale per i Minorenni, dove gli assistenti sociali svolgono un ruolo fondamentale nelle cause riguardanti la tutela dei minori, l’affidamento familiare e l’adozione. Possono anche essere coinvolti nel reinserimento sociale di giovani che hanno avuto problemi con la giustizia.
  • Carriera accademica o consulenza
    Per chi desidera intraprendere un percorso diverso, ci sono opportunità nella ricerca e nell’insegnamento universitario, così come nell’attività di consulenza presso enti pubblici o privati.

5. Aggiornamento professionale continuo

Una delle caratteristiche essenziali della professione di assistente sociale è la necessità di un aggiornamento continuo. La complessità dei problemi sociali, la continua evoluzione delle leggi e delle politiche sociali, e le nuove tecniche di intervento richiedono che gli assistenti sociali partecipino regolarmente a corsi di formazione e aggiornamento professionale, che possono essere organizzati dagli Ordini regionali o da altre istituzioni accreditate.

6. Sfide e soddisfazioni nella carriera di assistente sociale

Essere un assistente sociale può comportare sfide significative. Si tratta di una professione che richiede grande empatia, capacità di gestione delle emozioni e un forte senso di responsabilità. Gli assistenti sociali si confrontano spesso con situazioni drammatiche, come l’abuso sui minori, le famiglie in crisi, o persone con gravi problemi economici e sociali.

Tuttavia, è anche una carriera profondamente soddisfacente. Gli assistenti sociali hanno la possibilità di fare una differenza tangibile nella vita delle persone, aiutandole a superare momenti difficili e a ritrovare un equilibrio.

Conclusione

Diventare assistente sociale è un percorso che richiede dedizione e passione per il benessere altrui. Dalla formazione universitaria all’iscrizione all’albo, fino all’aggiornamento professionale costante, questa professione offre molteplici opportunità di crescita e sviluppo. Chi sceglie di intraprendere questa carriera può fare la differenza, supportando le persone più vulnerabili e contribuendo a una società più equa e inclusiva.

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