Spesso i calciatori, e in generale tutti gli atleti professionisti, sono indotti a dedicarsi allo sport sin da giovanissimi per costruire mattone dopo mattone la loro carriera futura. Per questo motivo finiscono per concentrare gran parte del loro tempo e delle loro energie nello sviluppo delle loro abilità sportive. In un simile contesto è inevitabile, pertanto, il rischio di tralasciare la propria formazione.
Negli ultimi anni si è però registrata una ritrovata consapevolezza in merito all’importanza dell’istruzione tra i calciatori. E così il grande pubblico ha conosciuto sempre più esempi concreti di maggiore equilibrio tra sport e studio. Tra valutazioni importanti in sede accademica e tesi di laurea interessanti e ben costruite, anche alcuni professionisti della Serie A italiana hanno dimostrato a più riprese la loro intelligenza.
Forse si tratta di curiosità di cui neppure gli appassionati che seguono le ultimissime statistiche e quote legate alle scommesse sul campionato di Serie A su Betway sono a conoscenza. Per scoprirne di più, ci addentriamo nel nostro approfondimento su cosa studiano i calciatori.
Tommaso Pobega
Il centrocampista rossonero è un perfetto esempio di “calciatore intelligente”: a soli 23 anni ha conseguito la prestigiosa laurea in Economia aziendale. Una piccola impresa, se consideriamo quanto è stato impegnato in questi anni tra Milan, Torino e Nazionale. Particolarmente brillante l’argomento della sua tesi triennale, la “Corporate Social Responsibility”, ossia la responsabilità sociale d’impresa. Un capitolo del suo lavoro era dedicato a Fondazione Milan e al suo impegno a livello benefico nel mondo.
Matteo Pessina
Il suo prof di italiano e latino al liceo Villoresi di Monza lo descrive come un ragazzo “educato” e uno studente “molto diligente e preparato, sempre rimasto profondamente umile”. Un biglietto da visita eccellente per Matteo Pessina. Il capitano del Monza, 24 anni e campione d’Europa con la Nazionale italiana, ha un debole per le materie scientifiche: per questo ha scelto di proseguire gli studi presso la facoltà di Economia e commercio alla Luiss.
Mattia Caldara
A proposito della Luiss, la prestigiosa università italiana ha ideato un programma pensato direttamente per gli sportivi professionisti che vogliono investire sul proprio futuro accademico. Uno dei primi ad aderire alla Luiss Sport Academy è stato Mattia Caldara: il difensore milanista è uno studente del corso triennale in Economia e management.
Lorenzo De Silvestri
Chi una pergamena di laurea ce l’ha affissa alla parete ormai da tempo è l’esperto esterno del Bologna De Silvestri. Romano doc, è stato nominato dottore nel 2019 presso la Link Campus University della Capitale, dove ha conseguito una laurea triennale in Economia aziendale. Menzione speciale per la sua tesi, intitolata “Marketing strategico come strumento competitivo delle società sportive”.
Alessandro Buongiorno
Come l’ex compagno di squadra Pobega, anche il difensore del Torino ha scelto fin da subito di coniugare l’impegno in campo con quello sui libri. I frutti degli sforzi di Buongiorno gli hanno regalato una grande soddisfazione, quella della laurea in Economia aziendale con una tesi sul suo Toro. Chi meglio di lui, cresciuto nelle giovanili del club e tifosissimo granata, poteva parlare con cognizione di causa del “modello Toro” in fatto di marketing emozionale?
Leonardo Spinazzola
Laureato campione d’Europa con la Nazionale di Mancini, per Spinazzola non è stata la “prima laurea”. Prima della gioia di Wembley era arrivato il diploma all’istituto tecnico commerciale per il Turismo. Poi, l’esterno nato a Foligno ha conseguito la laurea in Scienze politiche e Relazioni internazionali.