Che rapporto c’è tra costi diretti e indiretti?

Antonio Capobianco

Gestire un’azienda non è per niente semplice. Non si tratta solo di avere un’idea creativa  e originale che possa tradursi nella produzione di un bene o un servizio messo a disposizione del cliente. Quello è il fine e la ragion d’essere di un’impresa. Ma un imprenditore deve occuparsi di tante altre cose: dal motivare i suoi dipendenti alla programmazione degli obiettivi dell’azienda. E soprattutto deve gestire il budget.

Si sa che un’impresa può andare avanti solo e soltanto se riesce a bilanciare bene le entrate e le uscite. In particolar modo, i costi da sostenere devono essere tenuti sotto controllo perché possono essere regolati da una buona strategia. Sapere quanto si spende è importante perché permette di capire se si sta operando nella maniera giusta o se ci sono delle azioni che possono essere intraprese per migliorare la performance aziendale. Ecco perché è molto importante per un’impresa dotarsi di uno dei migliori software per il controllo di gestione in commercio. Per tenere d’occhio l’andamento dell’azienda è necessario usare tutti i migliori strumenti disponibili.

Ma bisogna anche sapere che non tutti le spese sono simili. All’interno di un’impresa si fa una distinzione tra i costi diretti e i costi indiretti. Qual è la differenza?

Che rapporto ce tra costi diretti e indiretti

Per capirlo bisogna prestare molta attenzione agli aggettivi della definizione. Come suggerisce la parola, i costi diretti sono quelli che hanno una “diretta” attinenza con il mondo della produzione, ovvero quelli che si riferiscono specificamente al prodotto. Vengono classificati come costi diretti i soldi spesi per:

  • l’acquisto delle materie prime;
  • l’uso di particolari mezzi e attrezzature;
  • la forza lavoro di chi realizza il prodotto.

Al di là di queste voci, ci possono essere delle spese eventuali che riguardano:

  • viaggi e trasferte necessari alla realizzazione del prodotto;
  • formazione del personale che deve svolgere quel lavoro;
  • acquisto di licenze per la realizzazione di un oggetto particolare.

Sono importanti perché è sulla base di queste spese che l’imprenditore dovrà determinare il valore del prodotto che inciderà sul suo prezzo finale.

I costi indiretti, al contrario, sono quelli che ruotano intorno alla produzione e che non hanno con essa un legame diretto. Si tratta delle spese fatte per quei fattori produttivi strumentali che vengono usati per più progetti e non hanno un legame diretto con la produzione. Si tratta delle spese di gestione e di amministrazione e delle utenze. Possono essere considerate uscite non legate alla produzione:

  • il costo del personale che supervisiona i progetti, come il project manager;
  • gli affitti e le utenze dell’ufficio in cui opera l’azienda;
  • i costi dell’amministrazione;
  • i costi delle attrezzature condivise da più progetti.

Ogni volta che si deve predisporre una strategia aziendale e fissare degli obiettivi, bisogna necessariamente tener conto sia dei costi indiretti che di quelli diretti. È fondamentale per il corretto funzionamento dell’impresa. Quindi, fate molta attenzione al controllo di gestione che scegliete!

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