Quando si parla di tratta di essere umani si fa riferimento ad eventi tanto terribili quanto avvertiti lontano da noi.
Terribilmente “celebre” è la tratta degli esseri umani gestita dalla mafia nigeriana, che ha due finalità: lo sfruttamento delle schiave del sesso, per le ragazze, e il traffico di organi che coinvolge sia uomini che donne.
Traffici che hanno crocevia in ogni angolo del mondo, ed uno di questi è stato scovato nientemeno che a Castel Volturno, nella provincia di Caserta.
Una indagine, alla quale sta collaborando anche l’Fbi, ha rivelato infatti come il paese, grazie al controllo della mafia nigeriana, sia il crocevia del traffico di organi, oltre che delle tratta di essere umani, soprattutto donne, che finiscono per strada a prostituirsi.
L’inchiesta è partita seguendo le tracce di passaggi anomali di denaro delle bande criminali della mafia nigeriana negli Stati Uniti (i Vicking, gli Eyes e i Black Axe), e analizzando i flussi, veicolati attraverso i money transfer ma anche paypal, è arrivata a Castel Volturno.
Dall’inchiesta è emerso che le ragazze, nascoste in case abusive della costa casertana, vengono avviate alla prostituzione a suon di pugni, calci, stupri e riti voodoo, mentre particolarmente fiorente è il mercato “emergente” degli organi.
Non si è riusciti ancora a fare piena luce su quest’ultimo fenomeno ma secondo alcune inchieste del 2010, riferisce Il Messaggero, un rene costa ad esempio 60mila euro.