Ancora negato il rientro in Italia per il Marò Salvatore Girone.
La relativa richiesta italiana all’India è stata giudicata inammissibile dalle autorità indiane, nel giudizio instaurato presso il Tribunale arbitrale all’Aja.
Secondo gli Indiani, c’è il rischio che Marone non ritorni in India in caso non sia riconosciuta la giurisdizione indiana sul caso.
Gli Indiani affermano che affinché il Marò rientri, sarebbero necessarie assicurazioni che finora sono state insufficienti.
L’ambasciatore Francesco Azzarello afferma: “All’India abbiamo già risposto punto per punto.
L’elemento centrale della posizione indiana è che vogliono l’assicurazione sul fatto che, laddove vincessero la questione giurisdizione sul caso dei Marò, Girone tornasse in India”.
“Da parte italiana, abbiamo solennemente ribadito che l’Italia rispetterà qualsiasi ordine del Tribunale arbitrale, come è ovvio”.
In altre parole, se il tribunale arbitrale decide che Girone non deve tornare in India, l’Italia rispetterà la statuizione, così come rispetterà la decisione che eventualmente il Marò debba ritornare in India.
Certo che è ovvio, ma queste non sono garanzie. Così, la storia infinita dei militari italiani continua.
Non si sa se siano davvero colpevoli, ma si capisce sempre più che questa detenzione è ingiusta e che il sistema giudiziario indiano è peggio di quello italiano. Il che è tutto dire.