Con le unghie e con i denti Ilaria Cucchi sta combattendo per trovare finalmente la vera causa e i veri colpevoli della morte di suo fratello Stefano, morto nel 2009 dopo essere stata pestato violentemente in caserma, durante l’interrogatorio prima di essere condotto in carcere.
Ci sono voluti anni prima di scoprire verbali falsificati, false testimonianze, prove occultate, e a quanto pare c’è ancora tanto da scoprire, tanto di sottaciuto per fin troppo tempo.
“Stefano è stato picchiato. Punto”: così Ilaria ha ribadito per l’ennesima volta a margine del processo ai carabinieri imputati di omicidio preterintenzionale.
Intanto in queste ore è stata firmata la richiesta di processo nei confronti di altri 8 carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sui depistaggi avvenuti dopo la morte di Stefano.
Nella richiesta di rinvio a processo ci saranno dunque altri 8 carabinieri, secondo quanto riferito ufficialmente i nuovi indagati sono accusati in sostanza di avere allestito «una partita con le carte truccate», come ha detto il sostituto procuratore Giovanni Musarò.