La calotta polare artica si è ridotta notevolmente anche in questo inverno 2016.
La calotta registra per il secondo anno consecutivo il record negativo di estensione.
La tendenza è ormai in atto dal 1979. Al momento l’estensione dei ghiacci del Polo Nord si limita a una superficie di soli 14,5 milioni di chilometri quadrati, 1,6 di meno rispetto a 35 anni fa.
I dati sono stati raccolti dal National Snow and Ice data Center dell’Università di Boulder in Colorado.
Sempre secondo queste rilevazioni, l’anno scorso si è avuta una riduzione complessiva di circa 20.000 chilometri quadrati rispetto all’anno precedente.
Per parte sua Mark Serreze, direttore di Nsidc, ha affermato che non ha mai visto nella regione artica un inverno così pazzo e caldo.
Il caldo era implacabile. Si sono, infatti, avute temperature dell’aria tra i 2 e i 6 gradi sopra la media in tutte le regioni. Le ragioni di questo eccessivo riscaldamento possono essere due.
L’effetto serra dovuto a una concentrazione eccessiva di anidride carbonica nell’aria, e un riscaldamento ciclico della temperatura della crosta terrestre e della sua atmosfera.
E’ possibile che entrambi i fattori abbiano finora contribuito in maniera importante allo scioglimento dei ghiacci.