Brexit, il Parlamento Europeo accelera i tempi

Antonio Capobianco

Brexit, il Parlamento Europeo accelera i tempiSulla Brexit il Parlamento Europeo si schiera per l’uscita veloce.

Il messaggio mandato dall’Europarlamento è questo: è stata la Gran Bretagna a volersene andare, ora non metta in difficoltà l’Europa e lo faccia in tempi rapidi.

L’altro messaggio è che sia comunque annullata la presidenza britannica prevista per il secondo semestre 2017.

Ma la cosa più bella è che gli euroscettici, o comunque quelli che in una maniera o nell’altra, sono stati sempre favorevoli a separazioni e affini, hanno votato contro questa risoluzione. Fantastico.

Fra questi i pentastellati, i fascisti della Le Pen, i Leghisti di Matteo Salvini e l’estrema destra neofascista. Ma ha votato contro anche la Sinistra Unitaria.

In aula forte tensione. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che non ci deve essere nessun trattamento speciale per gli Inglesi. Le fa sponda il commissario Juncker, che ha detto reciso: “l’agenda la dettiamo noi”.

David Cameron, che in fin dei conti è il personaggio politico che ha provocato tutto questo marasma con l’indizione del referendum per propri scopi elettorali, ha detto: “Voglio che sia un processo il più costruttivo possibile, con un risultato il più costruttivo possibile, perché lasciamo la UE ma non voltiamo le spalle alla UE”.

Il buon Cameron a tutto ciò poteva pensarci prima.

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