Non potremo mai dimenticare quelle immagini che ci si sono stampate bene negli occhi e nell’anima: decine di bare trasportate su camion militari nelle regioni vicine, partendo da Bergamo, perché i forni crematori, nonostante il lavoro a pieno ritmo h 24, non riuscivano a gestire la mole enorme di morti da Coronavirus.
Per giorni le bare sono state accatastate in ogni posto libero, non bastando naturalmente le sale mortuarie di ospedale e cimitero: iconiche le foto della Chiesa del cimitero dove ogni giorno venivano stipate decine di bare in attesa di cremazione.
Per fortuna negli ultimi giorni la situazione è molto migliorata, e il primo segno è proprio questo: “La chiesa del cimitero di Bergamo vuota. Finalmente”.
Queste le parole, accompagnate da una foto, postate dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
“La chiesa del cimitero è stata per più di 40 giorni un chiodo fisso: ospitava le bare in attesa di sepoltura o cremazione. Nei giorni peggiori erano 140. Abbiamo deciso di non pubblicare le immagini soprattutto per rispettare il dolore dei tanti familiari che non potevano salutare i loro cari. Oggi è vuota. Segno visibile del calo dei decessi in città e provincia.
Questa chiesa vuota è il più grande segno di speranza. Non abbassate la guardia! Serve ancora maturità. Restiamo a casa!”, aggiunge in un post l’assessore ai servizi cimiteriali del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni.
Ricordiamo che la sola città di Bergamo, che conta 121 mila residenti, tra il primo marzo e il 12 aprile ha avuto 795 decessi.
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