Inutile girarci intorno: i bulli sono sempre esistiti, da che mondo è mondo, anche se non li si etichettava così e li si giustificava considerandoli magari ragazzini problematici.
Ma negli ultimi anni la situazione sta degenerando: i ragazzi conoscono la violenza sempre più precocemente e la sfogano sui propri coetanei, senza neppure rendersi conto delle conseguenze delle proprie scellerate azioni.
Un caso emblematico viene in queste ore da Bari: una coltellata all’addome è stata sferrata da un ragazzino di 10 anni ai danni di un bambino di 8 anni.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il più grande avrebbe chiesto diverse volte all’altro di consegnargli la sua bicicletta. Dopo il rifiuto del bambino di 8 anni e il tentativo di allontanarsi, lo avrebbe aggredito ferendolo all’addome con un’arma da taglio.
Il piccolo, in seguito all’aggressione, è stato medicato all’ospedale di Putignano, e il referto parla di una prognosi di 10 giorni per escoriazioni, mentre i genitori hanno immediatamente sporto denuncia.
L’aggressore è figlio di un pregiudicato. Vista la sua età giuridicamente non è imputabile, ma i magistrati minorili potranno intervenire in ambito civile chiedendo al Tribunale per i Minorenni, dopo aver attivato accertamenti tramite i servizi sociali, eventuali provvedimenti di sostegno o azioni limitative della potestà genitoriale.