Bagnasco: la cultura dominante è fatta per distrarci

Antonio Capobianco

Bagnasco: la cultura dominante è fatta per distrarciPer il Cardinal Bagnasco la cultura dominante è fatta per distrarci.

L’Arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in un’omelia nella sua città, ha detto: “La cultura dominante, la società in cui viviamo, sembra spingerci a distrarci volendo impedirci di pensare. Siamo culturalmente assediati da innumerevoli fatti, emozioni che vogliono cancellare le nostre energie di riflessione, di verifica, di sintesi, e vogliono frammentarci dentro”.

“Siamo distratti da mille stimoli per distrarci dalle cose che contano. La strategia non è casuale. Tale spaesamento – ha affermato il porporato – genera l’incertezza che si respira nel modo di pensare diffuso: se non esiste più qualcosa di valido per sempre, un ideale nobile per cui vale la pena vivere e sacrificarsi, tutto diventa possibile, incerto, consegnato all’attimo fuggente. Giovanni Battista è morto perché non ha avuto paura del potente di turno”.

Bella riflessione, intensa. Tuttavia il Cardinale forse dimentica di ricordare che la strategia della distrazione l’ha attuata proprio la sua Chiesa per secoli e secoli, distraendo la gente con le idee metafisiche del Paradiso, della resurrezione, dell’esistenza di Dio, con i precetti imposti, con l’idea del peccato, e quant’altro di fuorviante e destabilizzante c’era e c’è per la mente umana.

E’ questo che in fondo le ha consentito di comandare per duemila anni.

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