Per il cardinale Bagnasco i figli non sono un diritto e devono avere mamma e papà.
Sempre secondo Bagnasco, che interviene ovviamente sul tema delle Unioni Civili, la famiglia è un fatto antropologico e non ideologico.
Ma l’antropologia non è una scienza ferma, così come la religione, che peraltro non è una scienza ma un’ideologia; e comunque è ferma.
L’antropologia è una scienza dinamica che studia anche i cambiamenti sociali, politici e civili. Ne tiene conto.
Cosa che la religione fa molto meno spesso. Per cui dire che la famiglia è inquadrabile sempre allo stesso modo perché antropologicamente è così, è sbagliato.
Così come ci sembra quanto meno opinabile che avere un figlio non sia un diritto. Diremmo che la questione del figlio è molto più antropologica della questione della famiglia.
Così come, tanto per dirla tutta, la vita stessa non è un diritto, contrariamente a quello che pensa la Chiesa.
Perché i diritti sono in capo a persone che possono esercitarli. Se non si è nati, questo non è possibile: non si può esercitare un diritto alla vita da non nati. Semmai esiste un diritto alla procreazione, molto biologico e antropologico.
E ancora. Contrariamente sempre a quello che pensa la Chiesa, esiste un diritto alla morte, ad andarsene, sembra che sia esercitato da persona senziente e consenziente.
Insomma la Chiesa, e segnatamente questo Bagnasco, non ne azzeccano una. Ma tant’è, questo è quello che passa…il Convento