Per il cardinale Angelo Bagnasco, detto il terribile, con le Unioni Civili “cresce la fragilità delle persone”.
A noi non sembra sia proprio così, tuttavia il Monsignore prova a buttarla là, dopo aver tentato in tutti i modi possibili e immaginabili, di infilare ostacoli a destra e a manca, pur di non far vincere la legge Cirinnà.
Nei giorni scorsi, il Principe della Chiesa aveva addirittura chiesto il voto segreto come libertà di coscienza. Giustamente Matteo Renzi gli ha fatto notare che è il Presidente del Senato a giudicare su questi temi, e non il Presidente della Cei. Che pure è organismo molto importante.
“Il tema della fragilità è vero, reale, riferisce lo stesso Bagnasco. Spesso si tratta di una persona buona, onesta, capace e di preparazione culturale elevata ma che presenta a volte una certa fragilità di tenuta, una difficoltà di resistere anche nelle situazioni difficili, nei conflitti, nelle prove della vita”.
Così il Cardinale se la prende con “l’illusione di uscire da una situazione conflittuale pesante illudendosi di trovare altrove la pace, un meccanismo di fuga”.
“La Società, per Bagnasco, è diventata un insieme di Io”. E su quest’ultima affermazione non ha tutti i torti.