L’attrazione gravitazionale esercitata da Marte e altri corpi celesti, sebbene minore rispetto a quella della Luna e del Sole, svolge un ruolo nel modulare gli oceani terrestri, principalmente attraverso l’interazione con le forze di marea. Comprendere queste dinamiche richiede un’analisi dettagliata delle leggi della gravitazione e degli studi condotti su come la massa d’acqua e le sue variazioni influenzano la gravità terrestre.
Le maree oceaniche sono principalmente il risultato delle forze gravitazionali esercitate dalla Luna e dal Sole sulla Terra. La legge della gravitazione universale di Newton afferma che la forza di attrazione tra due corpi è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra di loro. Ciò significa che, nonostante la massa solare sia enormemente superiore a quella lunare, la Luna ha un impatto maggiore sulle maree a causa della sua vicinanza alla Terra.
Il sistema satellitare GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment) della NASA ha giocato un ruolo cruciale nella misurazione delle variazioni della gravità terrestre, fornendo dati mensili che rivelano come la massa d’acqua in movimento sulla superficie della Terra, inclusi gli oceani, influisca sul campo gravitazionale terrestre. Queste variazioni sono cruciali per comprendere meglio i cambiamenti nel livello del mare e la distribuzione dell’acqua sulla Terra.
Una ricerca condotta da Nadya Vinogradova e il suo team ha rivelato come le masse d’acqua oceanica in movimento possano influenzare la gravità locale, creando variazioni nel campo gravitazionale che, a loro volta, influenzano il livello del mare in modi complessi e talvolta controintuitivi. L’introduzione di “nuove fisiche” nei modelli di circolazione generale degli oceani ha permesso di calcolare l’effetto della gravità causato dalla dinamica oceanica, precedentemente escluso per i suoi costi computazionali elevati. Questo studio ha dimostrato che anche le variazioni gravitazionali a breve termine, su scala settimanale, possono avere un impatto significativo sui modelli del livello del mare, specialmente in regioni costiere e poco profonde.
Sebbene Marte non sia menzionato specificamente in questi studi, il principio che corpi celesti possano influenzare la gravità terrestre e, di conseguenza, i livelli degli oceani è applicabile. L’attrazione gravitazionale di Marte, sebbene molto minore rispetto a quella della Luna o del Sole a causa della maggiore distanza e minore massa, potrebbe teoricamente avere un effetto misurabile sulle maree terrestri in uno scenario di allineamento particolarmente favorevole tra Terra, Luna e Marte. Tuttavia, gli effetti sarebbero estremamente sottili e difficili da isolare dagli impatti dominanti di Luna e Sole.
Gli studi di gravità come quelli condotti con la missione GRACE e le ricerche sui modelli di circolazione generale degli oceani arricchiscono la nostra comprensione di come i corpi celesti influenzino la Terra. Questi approcci multidisciplinari, che combinano osservazioni satellitari, modellazione numerica e fisica teorica, sono fondamentali per decifrare le complesse interazioni tra gravità, movimento dell’acqua e cambiamenti climatici globali.