Alfonso Bonafede scatena l’indignazione dell’Ordine degli Avvocati

Angela Sorrentino

I nostri politici, persino a livello internazionale, poche volte hanno brillato, anche se è brutto dirlo, per la propria preparazione e perspicacia, e non sono mancate le gaffe clamorose che ci hanno fatto fare una gran brutta figura.

Ma pensare che un avvocato non abbia le idee chiare sulla differenza tra reato doloso e colposo fa venire i brividi, soprattutto se si pensa che questo avvocato è l’attuale ministro della Giustizia e sta portando avanti una riforma che inciderà enormemente su tutta la disciplina attuale.

Mercoledì 11 dicembre il ministro Alfonso Bonafede è stato ospite a Porta a Porta, il programma televisivo condotto da Bruno Vespa e parlando della riforma della prescrizione ha detto che un reato diventa colposo quando non si riesce a dimostrare il dolo.

«Quando per il reato non si riesce a dimostrare il dolo, e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi», ha detto scatenando una polemica senza precedenti.

Non solo la gaffe è immediatamente diventata virale sui social, ma ha provocato l’indignazione generale di tutti i suoi ex colleghi. Addirittura il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo ha chiesto le «immediate dimissioni» del ministro.

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