Alfano si oppone al testo della legge sulla tortura discusso in Senato.
Il problema l’hanno sollevato i senatori Brunetta e Fabio Rampelli in una riunione dei capigruppo dedicata alla questione terrorismo. Quest’ultimo ha affermato che c’è un errore di formulazione del testo, che penalizza le Forze dell’Ordine.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha suggerito di attenersi al merito della riunione, cioè all’argomento terrorismo, rinviando altre questioni a successive riunioni.
Per parte sua, Alfano si è detto pronto a parlare della questione sul reato di tortura con i capigruppo.
A tal proposito il Ministro ha anche osservato: “La legge sulla tortura dovrà essere rivista dalla Camera. Per evitare ogni possibile fraintendimento riguardo l’uso legittimo della forza da parte delle Forze di Polizia”.
“Non è ovviamente in ballo il reato di tortura – prosegue Alfano – bensì il rischio di una sua dilatazione per via interpretativa giurisprudenziale, che possa produrre compressioni all’operatività delle Forze di Polizia”.
Forze di Polizia che, sempre secondo Alfano: “stanno facendo un lavoro eccellente, che non può avere il freno derivante dall’ansia psicologica o dalla preoccupazione operativa in un contesto complesso nel quale dovrebbero venire a trovarsi”.
Ma l’accordo alla Camera si troverà facilmente? Staremo a vedere.