Per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ci vuole l’alta velocità fino a Reggio Calabria.
Renzi, a Mormanno, ha presenziato al cantiere dell’ultimo diaframma dell’autostrada Salerno Reggio Calabria. “Dobbiamo chiudere entro il 22 dicembre”, si augura il Presidente.
Chissà se stavolta è la volta buona. Abbiamo sentito dichiarazioni simili per decenni, e poi le cose sono andate come tutti sanno.
Un cantiere infinito, un’autostrada lenta e disastrata, impercorribile per buoni tratti, specialmente in alcuni periodi dell’anno.
Ma le dichiarazioni ottimistiche di Presidenti del Consiglio, Ministri e altri, sono sempre andate contromano. Tutte ottimistiche, tutte perfettamente disattese.
“Ci vuole un’Italia che corre, non l’Italia che ricorre, un’Italia che fa le cose, che non ingrassa sulle cause”, dice il Premier, il quale a volte gioca un po’ troppo con le parole.
E poi: “Non è possibile che l’Alta Velocità si fermi a Salerno. Cristo si è fermato a Eboli e l’Alta Velocità di ferma a Salerno. Bisogna che arrivi a Reggio Calabria”.
“A noi non interessa la discussione della politica politicante di tutti i giorni. Si aprono i giornali tutte le mattine, e c’è la discussione interna tra gli addetti ai lavori, nei partiti, se tizio ha detto una cosa e caio ha risposto”.
Un Premier, dunque, volitivo e in forma smagliante, sicuramente deciso a portare avanti le proprie ragioni e i propri programmi. Questo nonostante le critiche dell’opposizione e anche, e soprattutto, della minoranza del proprio partito.
E per quanto riguarda l’A3, che sia davvero Renzi a scrivere la parola fine sulla “incompiuta” per antonomasia? Ai posteri l’ardua sentenza.