Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, durante un’intervista, ha confermato che la Russia conosce le rotte attraverso le quali l’Occidente vuole consegnare armi all’Ucraina. E ha avvertito che queste ultime potrebbero diventare un “bersaglio legittimo per l’operazione speciale” non appena avesse attraversato il confine del Paese.
In un’intervista alla stazione saudita “Al-Arabiya”, il ministro degli Affari esteri della Federazione Russa, Sergej Lavrov, ha annunciato che “l’operazione speciale in Ucraina” si sarebbe conclusa quando i suoi obiettivi saranno stati raggiunti, come riferisce l’agenzia russa TASS.
Secondo quanto riportato dalla TASS, nell’intervista Lavrov ha espresso l’opinione che Mosca non crede di essere in guerra con la NATO.
Ha anche negato che la Russia avrebbe minacciato “l’uso di armi nucleari” e ha aggiunto che “i media occidentali stanno esagerando su questo punto“.
Il ministro russo ha però anche avvertito che la Russia conosce le rotte attraverso le quali l’Occidente vuole consegnare armi all’Ucraina.
E che questa sarebbe diventata “un obiettivo legittimo dell’operazione speciale” non appena avesse attraversato il territorio dell’Ucraina.
“Stiamo attualmente assistendo alla classico gioco dell’ipocrisia dell’establishment occidentale“, ha aggiunto.
A suo avviso, l’espressione di sostegno pubblico a Kiev da parte dell’Alleanza impedisce la conclusione dei colloqui di pace.