Vinicio Capossela torna a marzo con il doppio album Canzoni della Cupa

Antonio Capobianco

Vinicio Capossela torna a marzo con il doppio album Canzoni della Cupa

Il 4 marzo 2016 Vinicio Capossela ritorna con il doppio album dal titolo Canzoni della Cupa.

Con Canzoni della Cupa, prodotto da La Cùpa e distribuito da Warner Music, Capossela ritorna dopo una pausa durata cinque anni.

Vinicio Capossela, cantautore, musicista poliedrico e scrittore, è sicuramente uno degli artisti più interessanti del panorama italiano e non solo.

Istrionico, ironico e anche molto sentimentale, riesce magistralmente a tenere insieme nelle canzoni i suoni e le armonie mediterranei – Vinicio è nato in Germania da genitori irpini -, il surrealismo, le sonorità del blues, la chanson jazzy di Paolo Conte e il fragore allegro delle atmosfere circensi.

Una vita errante vissuta tra pub di New York, vicoli romagnoli e bar di provincia, ha fatto di Vinicio Capossela una sorta di saltimbanco della musica, una specie di artista di strada che assorbe emozioni e ispirazioni dalle storie semplici per poi ridonarle all’universo cui le ha rubate sotto forma di marcette sfrontate, filastrocche ironiche, tanghi sensuali, dolci ninna-nanne e ritmi popolari dal sapore antico.

Con Canzoni della Cupa Capossela continua il suo cammino tra le culture, alla ricerca dei racconti e dei canti che hanno ispirato il suo ultimo romanzo “Il Paese dei Coppoloni” da cui è tratto l’omonimo film.

“Un mondo che la Storia ha seminterrato, ma che fa sentire l’eco e il suono se gli si presta orecchio e ci si dispone al sogno”, dice Capossela.

Il disco è diviso in due lati: Polvere e Ombra. I brani del lato della Polvere affondano le loro radici nella terra, nei sacrifici e le leggende ad essa legati. Le canzoni dell’Ombra invece indagano nell’inconscio dei protagonisti, tra velata inquietudine e racconti meravigliosi.

All’interno di questo lato oscuro è contenuto il primo brano estratto dall’album: Il Pumminale. Il nome del brano, secondo l’antica cultura popolare, significa licantropo, cane mannaro, ossia colui che misurava l’ampiezza della sua solitudine osservando la luna.

Dopo la pubblicazione del disco, seguirà un tour che vedrà il cantante in tutta Italia. Le date saranno annunciate la prossima settimana.

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