La Danimarca ha approvato una legge finalizzata alla confisca dei beni degli immigrati.
La civilissima Danimarca. L’ex civilissima Danimarca. Potranno essere confiscati i beni dei rifugiati superiori a circa 1.300 euro. Non solo, è previsto l’allungamento dei tempi di ricongiungimento familiare.
Il provvedimento legislativo è stato purtroppo approvato anche a grande maggioranza, con 81 voti su 109. La maggioranza del premier liberale Lars Lokke Rasmussen, ha ricevuto anche l’appoggio del Partito del Popolo, xenofobo a tutto tondo.
Ma la cosa più grave è che il sostegno è stato dato anche dal Partito Socialdemocratico, una scelta incomprensibile, vista la tradizione democratica che vanta questo partito in Danimarca.
La misura ricorda un po’ le confische naziste ai danni degli Ebrei, come ha osservato correttamente il Washington Post. Ma anche l’altra misura dell’allungamento dei tempi del ricongiungimento familiare da uno a tre anni, è stata fortemente criticata.
In particolare, l’Agenzia Onu per i rifugiati ha avvertito che la legge contravviene alla Convenzione Europea sui Diritti umani, la Convenzione Onu sui rifugiati e quella sui Diritti dei bambini. Insomma, viola un po’ tutto. Stavolta questi Danesi peggio di così non potevano fare.