È stato dimostrato che il colesterolo dannoso delle lipoproteine ad alta densità (HDL) aumenta il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson fino al 60%.
Il team di ricerca multidisciplinare del Korea University Ansan Hospital ha esaminato il fattore di rischio di una lipoproteina ben nota come colesterolo buono, attraverso uno studio di coorte retrospettivo che utilizza le informazioni sanitarie nazionali da tutte le assicurazioni sanitarie nazionali. (HDL) È stato scoperto che un colesterolo più basso e maggiori fluttuazioni aumentano il rischio di malattia di Parkinson fino al 60%.
Con una società che invecchia sempre di più, l’incidenza del morbo di Parkinson è aumentata costantemente in tutto il mondo negli ultimi decenni, nel 2015 Si è registrato un aumento di 139,8 casi a persona. Pertanto, è importante studiare non solo l’invecchiamento naturale, ma anche fattori di rischio aggiuntivi che possono essere corretti come malattie croniche come le malattie degli adulti e le abitudini di vita.
Il cervello è l’organo più ricco di colesterolo
Dato che il cervello è l’organo più ricco di colesterolo negli esseri umani, il legame tra i livelli di colesterolo HDL e il rischio di Parkinson sembra probabile, ma studi precedenti hanno mostrato risultati contrastanti.
In questo studio di coorte su larga scala basato sulle informazioni sanitarie nazionali della nazione, i ricercatori hanno analizzato i dati di 380.404 persone di età pari o superiore a 65 anni che non avevano il morbo di Parkinson e che hanno ricevuto tre o più controlli sanitari attraverso la National Health Insurance dal 2008 al 2013.
Come risultato delle indagini sui nuovi focolai del morbo di Parkinson durante il periodo di follow-up fino alla fine del 2017, il gruppo quartile con il colesterolo HDL più basso nella fase iniziale della registrazione di coorte ha avuto un aumento del 21% del rischio di malattia di Parkinson e tra questi, il rischio del morbo di Parkinson quando la variabilità del colesterolo HDL tra gli esami era grande ed è stato riscontrato che aumenta fino al 60%. In particolare, le persone con obesità o malattia renale cronica come malattia sottostante avevano un rischio più elevato rispetto a quelle che non lo avevano.
Un gruppo di ricerca presso l’ospedale Ansan della Korea University ha dichiarato: “Il colesterolo ad alto contenuto di lipoproteine ad alta densità (HDL) nel plasma è stato tradizionalmente ben noto come un importante fattore protettivo contro le malattie cardiovascolari. Oltre al noto effetto protettivo contro l’aterosclerosi, i livelli di colesterolo HDL possono contribuire direttamente al mantenimento del corretto funzionamento di molti organi e tessuti attraverso l’attivazione di varie vie antiossidanti e alleviando le risposte infiammatorie“.
Uno studio di popolazione su larga scala ha rivelato la possibilità di essere associato a un ridotto rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, che ha recentemente aumentato la sua prevalenza nel campo della neurologia.
I risultati di questo studio sono stati selezionati come tesi rappresentativa nel numero di marzo 2021 di “Neurology“, la migliore rivista accademica al mondo nel campo della neurologia pubblicata dall’American Neuroscience Society.