Che questa non sarebbe stata una grande stagione di spese pazze era chiaro a tutti: del resto gli esercenti, dopo mesi di chiusure, appena riaperti hanno abbassato di molto i prezzi, e probabilmente, per gli acquirenti, questi sono stati i saldi meno attesi di sempre.
Sarà per le minori entrate, sarà per i prezzi bassi già applicati, sarà per la maggiore propensione al risparmio, ma questo agosto si spenderà meno del solito.
Come ricorda Confesercenti, dopo l’apertura anticipata di Sicilia e Calabria (il primo luglio), Campania (21 luglio) e Piemonte, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia (la scorsa settimana), ieri le vendite di fine stagione sono partite in tutte le restanti regioni d’Italia.
Le prospettive – spiega Confesercenti – sono timidamente positive, con un interesse dei consumatori in crescita: 6 italiani su 10 hanno già deciso di acquistare (o già acquistato, nelle regioni in cui le vendite sono già partite).
Ma è in calo il budget medio previsto per gli acquisti, che passa a 116 euro, il 20% in meno di quanto allocato lo scorso anno (146 euro).
Solitamente, segnala ancora la Confesercenti, i saldi estivi prendono il via il primo weekend di luglio, mentre quest’anno la Conferenza Stato Regioni ha deciso di posticipare l’apertura delle vendite a saldo al primo agosto, vista la ripartenza difficile: nei due mesi di riapertura piena delle attività (giugno e luglio) le imprese del settore hanno registrato un calo medio del 26% del fatturato.
La scelta di posticipare i saldi, però, ha diviso i commercianti: il 50% condivide lo spostamento, mentre il 33% si è detto contrario. Due negozi su dieci, proprio per questo, hanno praticato promozioni pre-saldo nel mese di luglio.