La maggior parte delle compagnie aeree, con l’inizio della Fase 3, è tornata a far decollare i suoi velivoli, collegando tutte le regioni d’Italia tra loro e con l’estero.
Tutto tornato alla normalità, quindi?
Non proprio, perché se già precedentemente i collegamenti con le isole erano sovente molto dispendiosi e non sempre facili, ora la situazione è nettamente peggiorata.
Nel mirino ancora una volta Alitalia: il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, insieme agli altri primi cittadini, ha infatti deciso di inscenare una protesta allo scalo del capoluogo contro la compagnia area rea di aver abbandonato l’aeroporto di Trapani e di praticare prezzi alti per i biglietti delle altre destinazioni.
“La mobilità aerea – ha spiegato Orlando – non solo è fondamentale per la ricchezza dei nostri territori e lo sviluppo del turismo ma ci consente anche di accogliere i turisti al meglio delle nostre possibilità mettendo a loro disposizione il nostro immenso patrimonio artistico e culturale”.
“Per questi motivi – ha concluso Orlando – ritengo vergognoso il comportamento della ‘cosiddetta’ compagnia di bandiera che, pur ricevendo tre miliardi di euro dallo Stato e avendo generato uno stato di monopolio pubblico nel settore della mobilità internazionale, vuole far pagare ai siciliani gli sprechi del passato”.