Boccia, aperture differenziate nelle varie regioni italiane

Angela Sorrentino

Finora il governo, nel bene e nel male, ha seguito una propria linea ben precisa: nonostante i contagi non siano mai stati distribuiti uniformemente su tutto il territorio nazionale, si è proceduto a chiusure e riaperture generalizzate da nord a sud.

Una scelta che ha provocato aspre polemiche, soprattutto tra i governatori delle regioni meno colpite che ormai scalpitano per poter rimettere in moto la propria economia, visti i contagi prossimi allo zero.

Ed alla fine sembra che il messaggio sia arrivato: dal prossimo 18 maggio il governo medita di procedere per ‘differenziazioni’, a seconda della curva epidemiologica che ci sarà nei vari territori, regioni comprese. 

A farlo capire il ministro Francesco Boccia in videoconferenza alle Regioni, che spiega: “Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm”.

Boccia aperture differenziate nelle varie regioni italiane

Ma aggiunge anche: “Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure) – afferma -. Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta”.

 Il principio è “contagi giù uguale più aperture e viceversa – aggiunge -. Discuterete del monitoraggio con il ministro della Salute Speranza (a seguire in videoconferenza con le Regioni, ndr). Definito il monitoraggio si potrà procedere a differenziazioni”.

Next Post

Coronavirus in Italia già da gennaio?

Il lockdown in Italia è iniziato lo scorso 9 marzo, e già nelle settimane precedenti era stata tenuta alta l’attenzione, col diffondersi del contagio soprattutto in Lombardia, dopo la scoperta del cosiddetto “paziente uno” di Codogno, avvenuta esattamente il 21 febbraio. Ma siamo sicuri che il primo paziente fosse veramente […]
Coronavirus in Italia gia da gennaio