La Fase 2, come abbiamo potuto vedere più volte in questi giorni, è alquanto “nebulosa”: si sa che bisognerà continuare a mantenere la distanza sociale, anche se lasceremo le nostre case e torneremo al lavoro, ma non si sa come sarà possibile attuarlo.
Teoricamente, infatti, sappiamo ed è giusto che non ci ritroveremo più accalcati sui mezzi pubblici, negli uffici e nei negozi, ma concretamente come lo realizzeremo?
Si studiano svariate soluzioni, ma una delle ipotesi più probabili è quella che i negozi dovranno aprire per orari scaglionati, con diversificazioni che porteranno anche all’apertura in orari meno tradizionali. Stesso discorso per gli uffici: si entrerà e si uscirà ad orari differenti, coinvolgendo probabilmente anche le ore notturne.
Il sindaco di Milano Beppe Sala parla esplicitamente di aperture serali dei negozi, che “devono aprire in modo scaglionato, probabilmente dovranno tenere aperto di sera alcuni”.
L’obiettivo, come abbiamo premesso, è quello di evitare sovraffollamenti sia negli ambienti che sui mezzi di trasporto pubblici.
Nessuna limitazione però per fasce d’età agli spostamenti e nuove forme di autocertificazione per i movimenti.