Dovremo stare chiusi in casa almeno fino al prossimo 3 maggio, questo ormai è certo: troppo alto il rischio di riversarci tutti in strada, ora, e vanificare quindi quando fatto finora.
Ma allo stesso tempo è impossibile che tutto rimanga ancora fermo per molto: il paese rischia letteralmente il fallimento.
Ed allora il governo sta già alacremente lavorando alla Fase 2, quella che dovrebbe iniziare dal 4 maggio e che dovrebbe consentire gradualmente a tutti noi di ripartire.
Ma naturalmente sarà una ripartenza scaglionata: prima le attività dove sarà più facile rispettare le regole di distanziamento, poi tutte le altre.
Le prime riaperture – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – dovrebbero riguardare i negozi di abbigliamento, di arredamento e tessili.
Intorno a metà maggio potrebbero riprendere l’attività i tribunali e gli studi professionali. Bar, ristoranti, e locali simili, dovrebbero essere autorizzati a ricominciare dal 18 circa, ma con distanze ben precise da rispettare.
A fine maggio, poi, dovrebbe ripartire il campionato di calcio e altri sport collettivi, mentre solo tra Giugno e luglio si avrebbe la riapertura dei centri sportivi ma solo per sport individuali o lezioni con basso assembramento.
Dal 4 maggio sarà di nuovo permessa la circolazione dei cittadini ma con obblighi precisi, come mascherine e distanza di sicurezza.