La cosiddetta fish therapy, ovvero la seduta di pedicure con i pesci è stata fatale per una donna costretta all’amputazione delle dita dei piedi.
C’è una storia che sta facendo il giro del web legata ad una vicenda piuttosto sfortunata in una spa dove si praticavano sedute di pedicure con i pesci. Sembra che la persona in questione abbia contratto un’infezione alle ossa dopo aver calpestato un vetro rotto nel 2006, che le aveva causato l’amputazione di metà dell’alluce. Successivamente dopo essersi sottoposta ad una seduta di pedicure di pesci in Tailandia nel 2010, ha contratto un’altra infezione che le ha provocato l’amputazione di tutte le dita del piede destro.
Dopo aver sofferto di febbre e dolori quando era tornata a casa, le fu diagnosticata una osteomielite, una dolorosa infezione ossea. Il sospetto era che fosse contratta attraverso l’acqua dove erano presenti i pesci e tramite le sue ferite chirurgiche preesistenti.
I dettagli della storia non sono molto chiari, poiché la storia è venuta fuori direttamente dall’account Instagram della donna, che è attualmente è privato, quindi la storia e le sue specifiche sono impossibili da verificare al momento.
Secondo la Mayo Clinic , l’osteomielite è spesso causata dal comune batterio Staphylococcus , che può entrare nel corpo attraverso ferite aperte, tessuto infetto o flusso sanguigno. Le ossa sono normalmente resistenti alle infezioni, quindi per arrivare a questa determinata condizione è necessario ad esempio un recente intervento di chirurgia ossea, o magari l’immunodeficienza.
A questo punto se fossero presenti dei batteri nella vasca dei pesci dove questa persona ha effettuato la seduta di pedicure, è certamente possibile che è lì che abbia contratto l’infezione che ha poi portato all’amputazione.
Questa non è la prima volta che una storia come questa salta fuori basti pensare che un recente rapporto JAMA Dermatology ha pubblicato un episodio secondo il quale un altro cliente sottoposto a pedicure di pesci, sembrava soffrire di onychomadesis in cui la crescita dell’unghia interrotta comporta la separazione della lamina ungueale dalla matrice ungueale sei mesi dopo la procedura.
La paziente però in questo caso ha negato di aver sofferto di alcune condizioni pre-esistenti che potrebbero aver dato origine al macabro destino della sua unghia. L’unica cosa alla quale la sua condizione poteva essere legata restava in effetti solo la seduta di pedicure di pesci.
Sembra che ci siano diverse possibilità su ciò che scatena onychomadesis e come procede, ma tali meccanismi rimangono poco chiari. Gli esperti non coinvolti nel rapporto sui casi di studio erano scettici anche sull’associazione delle due cose, quindi non si può affermare nulla di definitivo.
Quest’ultima storia è un po ‘diversa, tuttavia, poiché comporta infezioni trasmesse dall’acqua non sterilizzata.
Il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito (NHS) sottolinea, in un post, diversi episodi sulle pedicure dei pesci che sono spesso infondate e i rischi sono, spesso, esagerati.
Il post è stato una risposta a una storia apparsa su un giornale che avverte che le sedute di pedicure di pesci potrebbero diffondere l’HIV e l’epatite. Si è scoperto che questo non era basato su un incidente realmente accaduto. Sebbene non si possa affermare che tali rischi di infezione siano pari a zero, la relazione ha tuttavia affermato che la probabilità di tale esito era “estremamente bassa“.
Si può teoricamente prendere un’infezione mentre ci si sottopone a tali sedute ma si ritiene che le infezioni trasmesse per via ematica come queste dei due episodi, siano altamente improbabili. Potenzialmente è possibile contrarre un’infezione batterica o fungina, ma il rischio per una persona sana è ancora molto basso.
Allora, l’ultima storia raccontata sull’infezione è attendibile? Certo, è possibile, ma vi erano condizioni specifiche che hanno sviluppato tale infezione e si tratta in effetti di un episodio a se stante.