Finalmente i Pm di Roma si muovono contro la fuga di notizie Consip.
E’ un grosso problema quello della fuga di notizie nel corso delle indagini. Molto spesso, troppo spesso, sono i giornali e la televisione a dare le notizie sulle inchieste, quando ancora dovrebbero essere protette dal segreto istruttorio.
E in pratica mai si individuano responsabilità per la fuga di notizie, che speso provengono dalle forze dell’ordine e da ambienti interni alla magistratura.
I giornali si accaparrano il colpaccio, triturano gli indagati e fanno i processi. Con tanto di condanne e qualche rarissima assoluzione.
Quello che poi decide la magistratura, sovente dopo anni e anni, diviene quasi secondario: la gogna ha la prevalenza.
L’assoluzione è un optional mediatico, specialmente se avviene molto tempo dopo i fatti contestati.
Ma stavolta la Procura di Roma è stata brava, perché ha avviato una serie di procedimenti contro ignoti per la fuga di notizie riguardanti la ben nota vicenda Consip.
Questa la relativa nota: “Gli accertamenti fin qui espletati hanno evidenziato che le indagini del procedimento a carico di Alfredo Romeo e altri sui fatti di competenza di questa Procura, sono state oggetto di ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto sia prima che dopo la trasmissione degli atti a questo Ufficio, sia verso gli indagati o comunque verso persone coinvolte a vario titolo, sia nei confronti degli organi di informazione”.
Se prende piede il malvezzo di denunciare le fughe di notizie sulle indagini, come faranno d’ora in poi giornali come il Fatto Quotidiano? Vedremo.