Molte specie sono a rischio nel Mediterraneo: il WWF pubblica il dossier Ultima Spiaggia.
Il Mediterraneo è un mare quasi chiuso, e quindi particolarmente esposto ai rischi di inquinamento.
Non che in generale gli altri mari stiano meglio, tuttavia il Mare Nostrum è considerato da molti quasi una specie di grosso lago sul quale si affacciano diverse nazioni, le quali naturalmente inquinano.
Per non parlare dell’abbondantissimo traffico marittimo, dove non sempre tutto va come deve andare, comprese le petroliere che spesso scaricano a mare i propri residui, e altre amenità del genere.
Così il WWF si è inventato il dossier Ultima Spiaggia, dove sono individuate una serie di specie a rischio, in relazione al loro habitat naturale, e al particolare punto del Mediterraneo dove vivono e si riproducono.
Si scopre così che ci sono diverse specie a rischio di estinzione, fra cui alcuni cetacei, la foca monaca, quasi completamente sparita, anche se ultimamente ne è stata trovata traccia nelle Egadi; e poi ancora lo zifio, la carretta, lo squalo bianco, la stenella striata e altre.
Per l’occasione è stata elaborata una mappa delle aree pilota per la crescita blu, una cartina dettagliata basata sulle elaborazioni prodotte dallo Studio MedTrends, in collaborazione col WWF.