La Camera dei Deputati approva finalmente la legge sul negazionismo.
Si tratta, in buona sostanza, di un’integrazione della legge Mancino, con relative aggravanti.
Il negazionismo sarà un’aggravante nei confronti dei reati di discriminazione razziale e di stampo xenofobo.
In Aula, per l’approvazione definitiva, i voti a favore sono stati 237, quelli contro 5, gli astenuti 102.
Nel testo si legge che è prevista la reclusione fino a un anno e sei mesi per chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, o istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Sono inoltre vietate le associazioni, organizzazioni, movimenti o gruppi che abbiano come scopo l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi: fino a 4 anni di carcere per chi vi partecipa e fino a 6 anni per i dirigenti.
Infine la novità: è prevista la reclusione da 2 a sei anni nei casi in cui la propaganda, l’istigazione e l’incitamento si fondino in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come sono definiti dallo Statuto della Corte Penale Internazionale.
Sarà contenta la Comunità Ebraica nazionale, un po’ meno forse CasaPound e la Lega.