Falluja è stata circondata dall’esercito iracheno.
La città è sotto assedio, in seguito alla grande offensiva scatenata contro l’Isis per riconquistare una delle più importanti città dell’Iraq.
L’attacco è stato sferrato con l’ausilio logistico della coalizione internazionale che combatte l’Isis, in particolare con il sostegno dell’aviazione della coalizione stessa.
Adesso la situazione diverrà ancora più delicata per l’Isis, alla quale col passare dei giorni verranno meno i rifornimenti.
Essendo Falluja praticamente circondata, non c’è dubbio chi vincerà la battaglia finale, ma dentro Falluja ci sono cinquantamila civili, che probabilmente saranno utilizzati come scudi umani.
In più di un anno, solo in Iraq, il Califfato ha perso il controllo di città importanti come Tikrit, Ramadi e altre.
Perdere Falluja, sia da un punto di vista strategico che simbolico, comporterebbe per lo Stato islamico in zona una quasi capitolazione.
La roccaforte dell’estremismo sunnita, ad appena 70 chilometri dalla Capitale, era ed è un obiettivo troppo importante.
Ma, presa la città, e inferto un colpo quasi mortale all’Isis, rimane la guerra contro il terrorismo islamico in Siria, in Libia, in alcune altre zone calde dell’Africa, dove le ramificazioni del terrorismo sono molteplici e sovente fuori da ogni controllo.