L’Isis avanza spedito verso il confine turco

Antonio Capobianco

Isis avanza spedito verso il confine turco

L’Isis viene avanti con determinazione verso il confine turco

L’Isis continua la sua avanzata contro le fazioni ribelli sisriane a nord di Aleppo.

Anche se poi, in effetti, non si capisce bene ribelli a cosa, visto che da quelle parti fra soldati regolari, irregolari, miliziani, ribelli e molti Paesi più o meno coinvolti, regna una confusione terribile.

Comunque, l’Osservatorio nazionale per i diritti in Siria, Ondus, afferma che i Jihadisti islamici sono entrati nella cittadini di Marea, dove infuriano i combattimenti.

Ma queste notizie vanno prese, ovviamente, col beneficio d’inventario, perché un osservatorio sui diritti umani in Siria, Paese dove i diritti umani sono sistematicamente annichiliti da anni dal feroce Assad, non è che goda di grande credibilità.

La fonte in ogni caso riporta che almeno dieci ribelli e 16 miliziani dell’Isis sono stati uccisi.

Non solo, pare che un Kamikaze dello Stato Islamico abbia fatto esplodere un’autobomba in mezzo alle linee nemiche.

Human rights watch, istituzione che invece è decisamente credibile, ha affermato invece che circa 160.000 civili potrebbero essere intrappolati in una zona compresa fra l’area dei combattimenti e il confine turco. E questa forse è la notizia peggiore di tutte

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